PAC Minori. Un regalo (davvero) educativo. 

Tempo di feste, tempo di regali. Può un regalo essere allo stesso tempo davvero utile, educativo e lungimirante, sia per chi lo riceve che per chi lo fa? Una interessante riflessione attorno allo strumento del PAC (Piano di Accumulo) NEF per i minori. Un regalo di valore per i nostri figli o nipoti.  

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di Pietro Bignetti – Direzione Area Finanza BTL Banca del Territorio Lombardo

 

Negli ultimi tre anni abbiamo ormai imparato che il superfluo è un lusso che non ci si può più permettere, perché tra COVID, guerra, caro energia e recessione alle porte occorre essere sempre attenti a non sprecare risorse che potrebbero risultare vitali.


Oggi viviamo nella società del consumo, con tantissima gente che ha un orizzonte temporale orientato al massimo sul fine mese, lasciando nelle mani del destino il proprio futuro.


Questo approccio inconsapevole e spensierato alla propria gestione finanziaria probabilmente è il frutto di più fattori, in primis abbiamo importato il modello consumistico americano senza però importare anche la flessibilità retributiva degli stessi, in secondo luogo è il risultato di una scarsa cultura finanziaria generalizzata.


Per decenni siamo stati completamente fuorviati dai rendimenti elevati dei governativi italiani che di fatto abbiamo sempre considerato sicuri, senza preoccuparci di approfondire ragionamenti sulla costruzione e soprattutto sulla diversificazione di un portafoglio ben equilibrato.


Oggi fortunatamente da più parti arrivano grandi contributi per la formazione finanziaria a tutti i livelli. Anche se ancora con mille rallentamenti e difficoltà, il processo di educazione finanziaria, partito ormai da decenni, sta coinvolgendo sempre più persone con un vantaggio collettivo sempre più chiaro.


A questo punto diventa fondamentale ragionare sulle nuove generazioni, alle quali arriveranno molteplici sollecitazioni negli anni futuri, ma alle quali dobbiamo iniziare a pensare fin da oggi e soprattutto nelle piccole cose di tutti i giorni.


Se vogliamo che i nostri ragazzi un domani pratichino lo sport fin da piccoli, ad esempio, dobbiamo avviarli a praticare una qualche attività sportiva, se vogliamo che amino la montagna dobbiamo far loro conoscere la bellezza dei paesaggi montani e così via.


Il ragionamento scorre liscio finché non arriviamo al risparmio, ovvero cosa possiamo fare per insegnare l’importanza del risparmio ai nostri ragazzi?


Il risparmio è nel DNA delle generazioni nate a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, gente che ha sofferto le difficoltà del periodo e che ha saputo superarle con la tenacia che ha contraddistinto poi tutta la loro esistenza.


Questa generazione ha fatto del risparmio uno dei capisaldi del proprio agire, un risparmio sano sul quale costruire tutta la sua esistenza e non solo quella ma anche quella dei figli e magari dei nipoti.


Oggi i nostri ragazzi hanno molteplici stimoli circa l’educazione finanziaria (a livello scolastico piuttosto che di molte altre iniziative che stanno sempre più radicandosi), l’unica cosa che manca è l’esperienza diretta sul campo che di solito è quella che stimola maggiormente l’apprendimento.


Considerando che oggi un ragazzo o una ragazza iniziano a guadagnare in maniera dignitosa in età avanzata, occorre ancora una volta l’intervento dei genitori o dei nonni per avviare il percorso di crescita finanziaria.


Un tempo i nonni aprivano un librettino di risparmio per la nascita del nipote e, ad ogni occasione che si presentava, versavano il corrispettivo del regalo sul deposito stesso in modo che alla maggiore età il nipote potesse avere un piccolo patrimonio cui attingere per realizzare i suoi progetti.


Nel 2022 il libretto di risparmio ha perso per mille motivi il suo antico fascino e si può naturalmente sostituire con un PAC per minori.


Come funziona? In modo semplicissimo!


Si apre una posizione al minorenne cui si vuole fare il regalo e si accende un normalissimo PAC di importo a piacere del donante che automaticamente ogni mese acquisterà quote di un fondo sul dossier del ragazzo prendendo i soldi dal conto di chi gli vuol regalare il PAC stesso, ovvero i genitori, i nonni, gli zii etc.


Il bambino inizia quindi ad avere un piccolo portafoglio che crescerà nel tempo e che si troverà alla maggiore età costruito secondo uno dei criteri da sempre più vincenti, ovvero attraverso un piano di accumulo, capitale che potrà usare per gli studi ad esempio o mantenere ed incrementare con i propri risparmi futuri.


Il vantaggio di questa operazione è che i nonni (o qualsiasi altro donatore) possono versare la cifra che desiderano mensilmente, fare ulteriori versamenti in particolari occasioni, ad esempio regalo per la promozione o per qualche occasione speciale da festeggiare, e, se servisse, interrompere il PAC in qualsiasi momento con l’unica certezza che il loro nipote fino alla maggiore età non potrà utilizzare per motivi futili i soldi regalati.


Il fatto che nessuno possa più toccare nulla fino alla maggiore età, se ci pensiamo, è un incredibile vantaggio perché permette con importi minimi di creare in un certo periodo di tempo un reale capitale per il nipote che potrà investirlo nello studio o nel suo lavoro, ringraziando chi ha pensato a lui anni prima.


Se regaliamo una Playstation, ci ringraziano contenti ma che beneficio reale gli stiamo offrendo?


Se pensiamo al loro futuro in maniera seria, probabilmente oggi avremmo riscontrato più entusiasmo con la Playstation, ma domani capiranno bene l’importanza del gesto a suo tempo ricevuto.