Storie di Soci Speciali. La Mutuo Soccorso Artigiana e Operaia di Salò.

“Nata” nel lontano 1859 a Salò (BS) è il socio BTL più “anziano” dell’intera compagine sociale. Una realtà che ancora oggi condivide con la banca i valori del mutualismo e della socialità.

associazioni 1
Novità |  Privati |  Imprese |  Soci |  Territorio | 

Correva l’anno 1859 ....

 

Correva l’anno 1859 quando, ancora sotto la dominazione austriaca, veniva legalmente costituita, prima nella provincia bresciana, la Società di Mutuo Soccorso Artigiana e Operaia di Salò grazie al concorso di 187 soci riuniti nella prima assemblea della società presso i locali della ex Chiesa di S. Giustina di Salò, oggi sede del MUSA, il Museo di Salò.

 

I primi soci rappresentavano tutte le attività economiche salodiane del tempo: “fabbri muratori e scalpellini, peltrai e ramai, caffettieri e pasticcieri, macellaj e osti, orefici e orologiaj, sarti cappellai ombrellai e canestrai, falegnami e carpentieri, materazzai e tappezzieri, fabbri ferrai, maniscalchi e armajuoli, tipografi, agenti di negozio e di studio, pellattieri, negozianti al minuto, calzolai e sellai”.


Si trattava, come detto, della prima esperienza di mutualismo sul territorio bresciano, a cui seguirà, con eguale tempismo rispetto al panorama provinciale, l’apertura dell’asilo di infanzia per le classi popolari, la costituzione della Banca Popolare di Salò e più avanti la promozione di scuole tecniche.

 

La società di mutuo soccorso si definiva un’associazione di persone che, mediante il versamento di corresponsioni periodiche, costituiva un fondo comune e indivisibile destinato a provvedere ai bisogni dei soci nel caso di malattia o infortunio, non essendo al tempo previste coperture pubbliche per i lavoratori. Requisiti di moralità, onesta condotta e soprattutto sana costituzione erano richiesti all’atto dell’iscrizione, che comportava il pagamento di una tassa d’ammissione. Successivamente il socio accolto era tenuto a versare settimanalmente una quota proporzionale alla propria età. Il puntuale esborso di tale contributo dava accesso appunto al diritto di sussidio nel caso di malattia.


La Società di Mutuo Soccorso per la prima volta superava le tradizionali forme di sostegno ed assistenza fino ad allora esistenti, legate alla carità pubblica e privata, garantendo un ausilio in caso di malattia o invalidità, non più con un sussidio di beneficenza, ma grazie alla distribuzione del rischio tra un gruppo di soci. Una nuova concezione di considerare la carità pubblica che metteva per la prima volta al centro della propria missione il concetto di auto-aiuto, raccogliendo in tal senso le prime esperienze estere – tedesche, francesi e inglesi – di cooperazione e mutualismo sorte intorno alla metà del secolo XIX.

 

La Società di Mutuo Soccorso oggi


L’attività della Mutuo Soccorso di Salò – ci spiegano il Presidente Giovanni Ciolina e il segretario Arturo Goffiforte dei suoi 277 Soci, oggi spazia in vari campi e attività che hanno come riferimento normativo la Legge n.179 del 2012 all'art. 23. In particolare, la Società di Mutuo Soccorso offre sussidi per spese sanitarie sostenute dai soci, eroga aiuti economici ai soci e ai famigliari in caso di morte del socio, promuove iniziative e attività di prevenzione sanitaria mediante l’organizzazione di conferenze sanitarie. Nel tempo ha poi costruito una proposta di convenzioni con ambulatori per sconti su visite specialistiche a pagamento, sempre dedicate ai propri Soci.

 

Ma a distanza di oltre 160 anni dalla sua fondazione, la Società di Mutuo Soccorso è soprattutto una realtà attiva e presente, ancora capace di creare momenti di incontro e aggregazione tra i soci – grazie a un continuo programma di iniziative culturali e di svago - all’interno della comunità salodiana.