Suona la prima campanella. Anche per l'educazione finanziaria
"L’educazione economico finanziaria è oggi per i ragazzi sempre più una chiave di lettura della realtà. Possedere competenze economiche e finanziarie è importante nell’immediato, perché i giovani già compiono scelte finanziarie, ma lo è anche e soprattutto per il loro benessere futuro. Questo vale oggi molto più che in passato".
Il rientro a scuola apre le porte al tema dell’Educazione finanziaria. Un argomento, come si dice oggi, molto ESG, con riguardo alla parte "social", che tocca vari aspetti del benessere individuale e collettivo della nostra società e delle giovani generazioni in particolare.
Con l'approvazione della Legge n. 21 del 2024, meglio nota come Legge Capitali, all'art. 25 lo scorso marzo l'educazione finanziaria è stata introdotta nei programmi scolastici, collocandola all'interno dell’insegnamento dell'educazione civica, con tutti i limiti di tempo e risorse del caso considerato che si inserirà nelle 33 ore annue (!) complessive destinate appunto all’educazione civica.
Al netto delle considerazioni sulle modalità e le risorse che saranno destinate a questa attività, si tratta evidentemente di un passaggio molto importante, di un passo in avanti perlomeno, perché il miglioramento delle competenze finanziarie degli italiani è da tempo un’emergenza, come ben spiegano i dati su base europea e le tanti voci di autorevoli esponenti in campo economico e finanziario.
“Da oltre un decennio gli italiani – citiamo le parole di Mauro Maria Marino, Presidente Ocf (l’ente che vigila sui consulenti finanziari) - mostrano un grado di alfabetizzazione finanziaria tra i più bassi a livello di Paesi Ocse. La maggiore complessità dei mercati finanziari sta determinando un mutamento radicale dell’economia e richiede un insieme di conoscenze e competenze diverse rispetto al passato: tale processo non può che partire dalla scuola. Un’insufficiente educazione finanziaria si può tradurre in un ostacolo alla realizzazione di comportamenti d’investimento corretti e di conseguenza anche in termini di competitività futura del Paese. Bisogna ricordare infatti che la Repubblica considera il risparmio un bene considerevole della tutela costituzionale, come e sancito dall’articolo 47 della Carta”.
E ancora come ha recentemente scritto Magda Bianco, Capo dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria di Banca d'Italia, “l’educazione economico/finanziaria è oggi per i ragazzi sempre più una chiave di lettura della realtà. Possedere competenze economiche e finanziarie è importante nell’immediato, perché i giovani già compiono scelte finanziarie, ma lo è anche e soprattutto per il loro benessere futuro. Questo vale oggi molto più che in passato: l’aspettativa di vita è aumentata e con sistemi pensionistici meno generosi i giovani si troveranno ad avere una responsabilità maggiore nella formazione del risparmio per l’età anziana. Li aspetta una vita lavorativa frammentata. La digitalizzazione crescente della finanza pone tutti noi di fronte a scelte complicate ma anche a maggiori opportunità. Oggi è molto facile accedere a strumenti finanziari online che offrono grandi benefici ma pongono anche rischi: le truffe sempre più sofisticate sui pagamenti digitali, la possibilità di investimento in strumenti rischiosi come le criptoattività, l’accesso a strumenti di debito o dilazioni di pagamento come il Buy Now Pay Later senza adeguata consapevolezza.
Sono ampie le evidenze dei benefici assicurati da adeguate competenze economico/finanziarie: benefici individuali (maggiore benessere finanziario, maggiore resilienza, minore esposizione a rischi) e benefici collettivi (minori diseguaglianze, cittadinanza attiva e consapevole, maggiore stabilità finanziaria). È peraltro alta la consapevolezza della difficoltà di incidere su competenze, comportamenti, abitudini della popolazione adulta. Anche per questo motivo, è ampiamente condiviso che lavorare con la scuola sia una priorità e rappresenti l’investimento con i maggiori benefici potenziali”.
Anche per l' a.s. 2024-2025, per il suo quarto anno BTL Banca del Territorio Lombardo, insieme a FeduF, la Fondazione per l’Educazione al Risparmio, intende portare il proprio piccolo contributo nella direzione di una maggiore consapevolezza e diffusione delle competenze economiche e finanziarie nelle scuole del suo territorio.
Per chi fosse interessato al progetto o per info, può contattare la banca su relazioni.esterne@btlbanca.it - 0309469247.