Archivio Storico BTL. Correva l’anno 1945. La fine della guerra e quel “incontenibile desiderio di pace”.

Dall'archivio storico BTL, riportiamo alla luce l'incipit del verbale assembleare della Cassa Rurale datato 2 aprile 1945. Poche righe per restituirci con grande forza e attualità il sentimento di quei giorni vissuti tra il dolore e la speranza. 

Verbale 1945
Novità |  Privati |  Soci |  Territorio | 

E' il 2 aprile 1945 e mancano ormai pochi giorni alla fine di cinque lunghi anni di conflitto che hanno segnato duramente anche il territorio bresciano gettando "nel più sconsolante dolore migliaia di famiglie della nostra terra bresciana, che il turbine travolgente della guerra ha lasciato senza tetto e nel lutto". 

 

E' il 2 aprile 1945 quando si celebra l'Assemblea dei Soci della Cassa Rurale in un clima di sofferenza e insieme speranza, tanto che "quasi lo scopo puramente amministrativo della nostra Assemblea impallidisce di fronte al maggiore bisogno"

 

Dall’archivio storico BTL, riemergono le poche righe dell'incipit del verbale assembleare - incredibilmente suggestive all'interno di un documento societario - che ci restituiscono con grande forza il sentimento di quei giorni. E ci riportano in tutta la loro attualità il valore di quell' "incontenibile desiderio di pace e di concordia" che fu la base della rinascita dell'Italia del dopoguerra.  

 

"Signori Soci,

 

Nel presentare alla vostra approvazione il Bilancio della Cassa Rurale chiuso al 31 dicembre 1944, il Consiglio di Amministrazione si rende sicuro interprete dei sentimenti di tutti i Soci, raccogliendo il pensiero sulle dolorose vicende che in questa decorsa annata, e più atrocemente in questi ultimi giorni, hanno gettato nel più sconsolante dolore migliaia di famiglie della nostra terra bresciana, che il turbine travolgente della guerra ha lasciato senza tetto e nel lutto.


Ci ritroviamo così, qui nuovamente riuniti dopo 5 anni di guerra, e quasi lo scopo puramente amministrativo della nostra Assemblea impallidisce di fronte al maggiore bisogno che sentiamo vivo nell’animo di essere tutti vicini, protesi in un incontenibile desiderio di pace, di fratellanza e di concordia.


I rurali lavoratori pazienti e fedeli di questa terra martoriata sono, più di ogni altro ceto, capaci di raccogliersi a meditare, così come nel silenzio maestoso delle campagne e delle valli, seguendo giorno per giorno le evoluzioni delle stagioni, dei venti e delle tempeste, sanno attendere e sopportare la mala sorte e tornano a seminare anche dopo che l’uragano ha disperso il frutto del loro sudore e della loro fatica”.

 

 

(Fonte Archivio Storico BTL - Verbale Assemblea Ordinaria della Cassa Rurale e Artigiana di Bedizzole – 2 aprile 1945)