Storia

Il valore di una lunga storia che continua  

La Banca del Territorio Lombardo nasce nel 2016 a seguito della fusione tra la BCC di Pompiano e della Franciacorta e la Banca di Bedizzole Turano Valvestino. 

 

E' il punto di arrivo di di una lunga e appassionante storia che affonda le proprie radici nelle "storie" delle comunità rurali di fine Ottocento e inizio Novecento, segnate dalla crisi agraria e dalla volontà di un riscatto sociale delle popolazioni contadine. 

 

Dal 1° gennaio 2019 questa storia apre un nuovo capitolo con l'entrata di BTL nel Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale con sede a Trento.  

 

Storia della BCC di Pompiano e della Franciacorta
Costituita il 13 marzo 1919 con il nome di "Cassa rurale di depositi e prestiti di Pompiano". e con l’obiettivo, già chiaramente espresso nella prima stesura dello statuto sociale, di perseguire "l’elevazione sociale ed economica dei soci, facilitando e promuovendo le iniziative individuali ed associate mediante il retto uso del credito amministrativo". Protagonista della nascita della Cassa Rurale il parroco di Pompiano, mons. Pietro Piazza, figura che ha segnato la comunità di Pompiano nella prima metà del '900. 
Negli anni ’50 inizia un periodo di progressivo sviluppo che vede la Cassa crescere sempre di più sia in termini di volumi che di territori di competenza. Significative, in particolare, l'acquisizione, nel 1976, della Cassa Rurale ed Artigiana di Roccafranca e nel 1994 della Cassa Rurale ed Artigiana di Castelcovati nonché l’incorporazione della costituenda Cra della Franciacorta che ha consentito di inserire la denominazione "Franciacorta" nella ragione sociale della banca. Negli anni ’90 il passaggio obbligato da Cassa Rurale a Banca di Credito Cooperativo sprona la nuova realtà aziendale ad intraprendere la strada della riorganizzazione interna ed esterna verso una struttura di azienda bancaria moderna più in sintonia con le nuove esigenze del mercato finanziario.

 

Storia della Banca di Bedizzole Turano Valvestino
Il 12 settembre 1895, veniva steso e firmato l’atto costitutivo della Cassa Rurale di Bedizzole da parte di 16 soci. La Cassa Rurale nasceva per sovvenire alle difficoltà delle popolazioni di Bedizzole e dintorni "costrette dagli incerti e scarsi raccolti a contrar mutui a condizioni molto onerose, per estinguerli dovevano spesso privarsi dell’unico campiello, cara memoria dei loro trapassati". Promotore dell’iniziativa era stato don Francesco Gorini curato dal 1884 al 1896 a Bedizzole e in seguito collaboratore di padre Giovanni Bonsignori presso la colonia agricola bresciana di Remedello.  Superate le difficoltà del primo e secondo dopoguerra la Cassa Rurale proseguiva la propria attività a sostegno dell’economia rurale della comunità di Bedizzole con il ricorso al prestito e all’acquisto e magazzinaggio di granaglie. Nel 1973 l’assemblea straordinaria deliberava la trasformazione da Società Cooperativa a responsabilità illimitata a responsabilità limitata e la fusione per incorporazione con la Cassa Rurale ed Artigiana di Turano Valvestino, cassa fondata il 24 aprile 1921 per merito del sacerdote don Luigi Andreoli. Dalla sua fondazione, lo sviluppo territoriale della BCC ha seguito diverse tappe muovendo i primi passi nelle comunità immediatamente a ridosso delle piazze originarie di Bedizzole e Valvestino. Dopo l’apertura della filiale di Calvagese del 1979, negli anni ’90 l’espansione ha seguito un processo di apertura degli sportelli posizionati nella vasta area geografica tra le due zone originarie: da una zona a vocazione rurale ed artigianale a una zona montana, passando dalle località turistiche che si affacciano sul Lago di Garda, a prevalente economia terziaria, alla Valle Sabbia. 

 

Quella delle Banche di Credito Cooperativo è una storia lunga più di un secolo: dalla Rivoluzione Industriale di fine ‘800 agli stravolgimenti politici e sociali del ventesimo secolo, fino alle nuove sfide del millennio appena iniziato.

1883-1895

 

Il seme della cooperazione

La Rivoluzione Industriale mette in crisi l’economia agricola: per aiutare i contadini ad accedere al credito, Leone Wollemborg promuove la nascita della prima Cassa Rurale italiana a Loreggia, in provincia di Padova. Nasce una nuova forma di credito sul modello Raiffeisen, sviluppato in Germania, fondato sul localismo e su motivazioni etiche di ispirazione cristiana. 

primi del '900

I primi germogli

Il modello cooperativo cresce e si rafforza in tutte il territorio con la nascita di nuove Casse Rurali, che si dimostrano solide e capaci di resistere anche alla prima guerra mondiale.

1922-1945

Tentativi di sradicamento

Il fascismo cerca di sradicare il movimento cooperativo per assumere il controllo. La grande depressione del '29 e la seconda guerra mondiale lo indeboliscono ulteriormente.

1950-1970

La crescita post-ricostruzione

La rinascita cooperativa attraversa la voglia di riscatto del dopoguerra fino all’entusiasmo del boom economico degli anni ’60.

1970-2012

Sviluppo e consolidamento

Nascono le principali società di sistema a sostegno del credito cooperativo. Le Casse Rurali cambiano denominazione in Banche di Credito Cooperativo. Il Credito Cooperativo si conferma un modello solido e affidabile anche di fronte alla crisi globale dei mercati.

Oggi e domani

Le prossime sfide

L’obiettivo della riforma del Credito Cooperativo è ottenere un sistema più coeso ed efficiente, pur nell’autonomia delle singole banche. Il Nuovo Gruppo Bancario Cooperativo nasce dall’impegno di Cassa Centrale Banca e di molte Casse Rurali e Banche di Credito Cooperativo di tutta Italia. La volontà è continuare a valorizzare il territorio attraverso un’offerta attenta alle persone, secondo logiche di mutualità, condivisione e autonomia. Questa la scelta formalizzata dai Soci BTL nella Assemblea Straordinaria del 25 novembre 2018. 

Archivio Storico BTL

Pubblicità cassa rurale

Archivio Storico BTL

La valorizzazione degli archivi storici aziendali è una scoperta relativamente recente. Sono circa trent’anni che in Italia se ne parla con una certa continuità ma solo negli ultimi anni il tema ha assunto una importanza crescente. Ne è prova il lavoro svolto negli ultimi anni dai grandi brand italiani per valorizzare il proprio materiale storico, sia esso documentale, fotografico o iconografico.


Questa nuova sensibilità nei riguardi degli archivi aziendali va di pari passo con l’utilizzo delle tecnologie nel campo della comunicazione digitale: l’utilizzo di immagini, video o animazioni consente infatti di dare nuova vita agli archivi aziendali prima confinati nel loro utilizzo cartaceo. Documenti storici, fotografie d’epoca, marchi, campagne pubblicitarie vintage, giornali aziendali e gadget, grazie soprattutto al digitale, trovano sempre più spazio nell’attività di comunicazione di piccole e grandi aziende.


La ragione di questa riscoperta è evidente. Il recupero del patrimonio storico di un’azienda, dimostra come la storia, lo storytelling di una azienda, non sia oggi solo una questione di salvaguardia della memoria, con uno sguardo esclusivamente rivolto al passato, ma riguarda anche la valorizzazione dell’identità e del brand, in prospettiva.

 

Ecco allora che per BTL, che può vantare su un patrimonio di storie e materiale davvero notevole, il racconto, l’immagine recuperata, possono costituire, in maniera autentica, non artefatta, una importante occasione di condivisione e comunicazione.


L’iniziativa che ha consentito nel corso del 2019 la riscoperta della biografia del fondatore della Cassa Rurale di Pompiano, e con essa il recupero di una parte della storia della comunità di Pompiano attraverso il lavoro di Gianfranco Tortella, ha accelerato anche per BTL l’urgenza di compiere alcuni passi nella direzione della creazione di un archivio storico. 

 

Come per tante altre banche di credito cooperativo, Banca del Territorio Lombardo è la risultante di una serie di realtà aziendali che nei decenni, a seguito di operazioni di fusione e incorporazione, hanno condotto all’attuale realtà. Dal punto di vista di chi ha a cuore il materiale di archivio, il più grosso rischio di questi passaggi di vita aziendale, fatti di spostamenti di materiale e persone, di traslochi, è la dispersione del materiale archivistico se non la sua definitiva perdita.

 

Primo passo è stato la semplice raccolta e messa in sicurezza del materiale storico delle banche originarie da possibili smarrimenti o da involontaria dispersione.

 

Si tratta di preservare documenti storici che raccontano diverse “storie aziendali”, ma non solo. E’ chiaro come la storia delle Casse rurali che hanno dato avvio a BTL, costituisce un patrimonio storico anche dal punto di vista delle comunità locali nelle quali queste realtà sono sorte e cresciute.

 

Se già non oggi, sicuramente in futuro, le carte delle casse rurali di Bedizzole e Turano Valvestino, e di Pompiano, saranno una preziosa fonte da utilizzare per ricostruire le vicende economiche e sociali dei nostri paesi.


Ma c’è di più. Come detto in premessa, ogni archivio storico è uno scrigno inesauribile, basta saperlo scoprire. Un bacino a cui attingere per valorizzare la storia del brand, per consolidare valori e cultura. Senza finzioni o forzature per quanto riguarda BTL.

 

A differenza di altre realtà, non è necessario costruire sovrastrutture per raccontare da dove veniamo: la nostra vicinanza al territorio, la nostra mission di banche di credito cooperativo al servizio delle comunità locali, poggia su una storia ultracentenaria documentata. Il messaggio che vogliamo veicolare è semplice e genuino: facciamo parte di un gruppo bancario giovane e con un forte orientamento al futuro. Ma allo stesso tempo ben radicato nel solco delle vicende e generazioni che ci hanno preceduto.


La documentazione storica in nostro possesso non potrà che facilitare la nostra voglia di raccontare e raccontarci. Raccontare, attraverso la forza dei documenti e di materiale di valenza storica, che la nostra presenza di oggi sul territorio, è la risultante della sedimentazione di storie, vicende e persone che hanno lasciato un segno nella comunità.